mercoledì 2 marzo 2011

Pesci

Pesci

(Pisces, Psc, A.R. 00h53m Dec. 15°29')
La costellazione dei Pesci, piuttosto debole, è la meno appariscente fra quelle zodiacali. La stella più luminosa, η Piscium, chiamata Alrisha, "il nodo",  sarebbe quello che tiene assieme i due pesci.


Da qui il glifo:
Il Mito dei Pesci
In questo senso, ai Pesci viene attribuito un evento che coinvolge Nettuno/Poseidon, Dio del Mare. Sulla riva del quale una bellissima fanciulla in lacrime, Derceto,  scruta le onde  e medita di voler morire per annegamento, gettandosi nel loro abbraccio fatale.
Il Dio la scruta e la osserva dalle profondità marine, giudicando  severamente questa sua meditazione, dovuta al fatto che è incinta ed è stata abbandonata dal suo amore. Per punirla del suo peccato contro la vita, egli la trasforma nella prima rappresentante delle Melusine, creature mitologiche più comunemente conosciute come Sirene.
In che modo questo racconto  può incidere sulla psicologia di chi vede la luce nel segno dei Pesci? Prima di tutto attraverso la difficoltà nel prendere una decisione definitiva, nello scegliere una strada piuttosto che un’altra. Rimpianti possono intervenire e a volte i Pesci finiscono per sentirsi vittime delle circostanze  o delle persone. Una sorta di psicologia  della vittima che spesso è alla base di possibili insuccessi o strade difficili da percorrere nella vita. La natura del segno gli consente comunque di fuggire, di spaziare in altri mari,  di scoprire nuove opportunità utili e gradite.
Il loro dualismo.
Superati i festeggiamenti dionisiaci e carnascialeschi dell'Acquario che li precede, i Pesci assumono cronologicamente un atteggiamento da penitenti, a causa della Quaresima. Non a caso la loro Era omonima costituisce un simbolo preciso del Cristianesimo, attraverso il Cristo che disegna sulla sabbia  in riva al mare (loro elemento naturale) il loro glifo, espresso da due pesci incrociati. L'antica Astrologia  definiva il segno dei pesci 'diverso'  o 'contrario' in quanto  i due pesci erano posti in Cielo, e l'uno all'opposto dell'altro. In alcune raffigurazioni essi sono pesciolini calmi, pacifici, bucolici e rilassati. In altre, assumono espressioni  più aggressive, con denti famelici e sguardo attento e perspicace. Il più delle volte, se interrogati in proposito, i nati in Pesci esprimono perplessità circa la natura del loro segno, alimentando una sorta di 'vittimismo' pescino che non sempre è confermato dagli eventi e finisce per essere una sorta di vezzo, un modo di essere e di dire.
I Pesci sono l'ultimo segno dello zodiaco (mutevole). I nati sotto questo segno sono dilaniati tra un passato pesante e un avvenire incerto. Sono emotivi, estremamente sensibili, non amano la lotta sino al momento in cui, messi alle strette, sono obbligati ad affrontare gli eventi; da questo momento in poi, possono diventare pericolosi...  ambivalenti e alla ricerca di loro stessi, hanno grandi difficoltà esistenziali. Si sentono prigionieri della società e non riescono a rapportarsi con il mondo in cui se qualcosa viene realizzato, tacciono e mantengono il proprio segreto. Hanno paura di prendere decisioni che potrebbero renderli ancora piu' chiusi in loro stessi. In loro persiste una contraddizione alla base della quale troviamo un'estrema, dolorosa sensibilità. Spesso hanno il gusto del sacrificio e aiutare gli altri li consola. Se fanno del male è sempre in buona fede, mai voluto o calcolato. Hanno un'intelligenza animale che permette loro, nella vita, di "giocare" sempre una carta in più. Il soggetto dei Pesci intorno ai 30-35 anni, si trasforma da preda in cacciatore, divorando la vita con ingordigia. Immaginativo, estremamente intuitivo, medium, sensibilissimo, è dotato di facoltà psichiche superiori alla media degli altri segni. Oscilla tra il bisogno di fuggire (droga, alcol, ecc.) e di realizzarsi (fede, arte, dedizione al lavoro, ecc.). Il suo desiderio di evasione può condurlo ad ogni sorta di aberrazione; è, per questo, il segno più complesso dello Zodiaco.Per concludere, dunque, I pesci sono genio e sregolatezza: senza limiti nè classificazione.