lunedì 21 marzo 2011

Buon compleanno Ariete

ARIETE




L'Ariete costituisce il primo segno zodiacale, dove anticamente cadeva l'equinozio di primavera, quel punto della sfera celeste ove s'incontrano l'equatore celeste e l'eclittica, che per l'appunto fu chiamato "punto d'Ariete". A causa del fenomeno della precessione degli equinozi, esso si è però spostato nell'adiacente costellazione dei Pesci, anche se gli astronomi continuano a mantenere la vecchia denominazione.
Dagli Assiri, la costellazione era conosciuta come l’Altare (o Sacrificio) per il sacrificio di un ariete compiuto per celebrare l’equinozio; per gli Arabi era la Pecora e per i Cinesi il Cane.


ARIETE (GLIFO)


Si traccia d’un sol colpo, senza sollevare la mano. Tra i 12 segni è quello più rapido a tracciare.
In grafologia, il movimento circolare rappresenta un ritorno su di sé e ha a che vedere con una forma d’individualismo, di valorizzazione dell’ego. L’ovale si trova in un equilibrio precario tra un movimento che lo lega al passato (l’origine del tracciato a sx) e uno slancio che lo proietta nell’avvenire. Rappresenta quindi la predominanza dell’istante. Il Glifo dell’Ariete è la stilizzazione frontale del muso e delle corna dell’Ariete: la lettera Alfa dell’alfabeto greco è un Ariete ruotato di 90° (o viceversa…). Inoltre il simbolo dell’Ariete è molto simile alla lettera Gamma dell’alfabeto greco. Un fatto molto particolare, considerando che  il punto 0° Ariete è considerato per convenzione astronomica il punto di inizio dello Zodiaco, come tale fondamentale, detto anche Punto Gamma. E’ interessante osservare la coincidenza  di  simboli  che si concentrano su questo punto così importante dello Zodiaco.

Lo Zodiaco è una cintura, il cerchio della vita. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Alcuni segni (Ariete e Toro) sono di origine mesopotamica. Altri di origine egizia (Acquario). Altri ancora  legati a riti agricoli e religiosi di tipo arcaico. L’Ariete si richiama alla Pasqua ebraica e al sacrificio del primogenito.
Il 21 marzo di ogni anno  inizia la Primavera. Esplosione di luce, colori, vitalità, dopo il lungo periodo invernale che ‘spegne’ le energie e le trasforma. Il Sole riconquista vigore, ci lasciamo avvolgere da un’atmosfera di cambiamento, di magia del cuore. E’ il momento dell’innamoramento, mentre la natura  si sveglia dal suo torpore. In Cielo il Sole sul suo carro entra  con gioia in Ariete…
Si tratta del  Primo segno della sequenza zodiacale, Cardinale in quanto
dà inizio alla stagione primaverile, appartenente all’Elemento Fuoco, governato da Marte.
E' consuetudine antica redigere un Grafico Zodiacale per il giorno e l'ora in cui il Sole fa il suo ingresso in Ariete, per trarne presagi e indicazioni circa l'anno che è al suo inizio dal punto di vista astronomico-astrologico: una sorta di ri-nascita metodica e ciclica.
ARIES è un termine sanscrito che significa il fecondante, ma anche il  nome greco del dio della guerra, così simile alla denominazione latina del segno. Cui fanno riferimento anche i termini  di violenza, danno e impulsività.
Nei mesi che vanno da ottobre a febbraio è possibile osservare  nella zona meridionale dell’eclittica  una costellazione  poco appariscente, composta prevalentemente da tre stelle, oggi denominate Alfa, Beta, Gamma Arietis. Il Sole entrava in queste stelle all’equinozio di primavera  nei 2000 anni prima della nascita di Cristo.
Mosè discende dal monte Sinai (monte della Luna)  e ne discende con in mano  i X Comandamenti e sulla fronte due giovani corna di ariete: sorprende gli Ebrei  intenti ad adorare il toro dorato, simbolo del vecchio Zodiaco, e fa distruggere la statua. Nella teoria delle Ere astrologiche è il passaggio simbolico dall'Era del Toro a quella dell'Ariete, che metterà in risalto la civiltà romana.

Da sempre la Pasqua viene celebrata nella domenica che segua la Luna Piena nel segno dell’Ariete. Dal punto di vista astronomico Luna Piena significa che Sole e Luna sono esattamente opposti, in questo caso il Sole in Ariete e la Luna in Bilancia. Poiché questi fenomeni seguono il  mutevole calendario lunare resta chiaro che Pasqua non può che avere data variabile. Ma in ogni caso circoscritta al segno solare arietino, dato  che la condizione è la vibrazione del Sole in Ariete e della Luna in Bilancia. Se il fenomeno avviene prima si avrà una Pasqua ‘bassa’, cioè in marzo. Altrimenti  viene detta ‘alta’ quando  cade  verso la fine del segno dell’Ariete.
Al tempo dei Sumeri  all’Ariete corrispondevano le stelle  dell’antica pecora o Gregge Celeste.
In Egitto l’Ariete era  fondamentale perché culminava  quando la famosa stella Sirio sorgeva determinando la sua benefica alluvione sul Nilo. A  Luxor il viale di KARNAK è caratterizzato da due ali di sfingi  di granito con testa d’ariete , che conducono al tempio di Amon-Ra, il supremo dio solare del Pantheon egizio raffigurato con corna di ariete su una barca processionale.
Il Vello d’oro si trovava nel sacro bosco di Ares, sorvegliato notte e giorno da un drago che non dormiva mai. Divenne una specie di sacro Graal dell’epoca.
L’Ariete celeste era venuto a sostituire il Toro celeste, allegoricamente ucciso da Gilgamesh  e Mitra, come simbolo della resurrezione all’equinozio di primavera e con l’effetto di interrompere la tradizione dei sacrifici umani.  Si ha anche l’impressione  che il Toro sia stato dimezzato per lasciare spazio al nuovo segno.
Protagonista delle leggende egiziane è Dioniso: l’esercito assetato vede un ariete che si leva in volo e lo segue trovando una bella fonte); Ammon è il primo a riunire le pecore in gregge. Dioniso gli fa omaggio  delle terre intorno a Tebe  e stabilisce  che tutte le statue  che raffigurano Ammon devono avere corna di ariete. Il segno – secondo la versione egizia -  fu posto  in cielo da  Dioniso.
A Roma antica, Marte era il dio più venerato perché presiedeva l’arte della guerra. Ma rappresentava anche la potenza  della resurrezione della vegetazione che rinasceva  con il giovane Sole primaverile. Per questo a volte nelle sculture il dio veniva raffigurato con la faccia colorata di verde.
Le stelle più importanti del segno dell’Ariete sono tre:
Hamal (Alfa Arietis)  detta anche testa della Pecora.
Scheratan (Beta Arietis) , la più famosa, setta anche ‘il segno’ in quanto moltri secoli or sono indicava l’Equinozio di primavera.
Mesarthim (delta Arietis), detta anche ‘pancia della pecora’.

Il segno dell’Ariete

Quando in Cielo il Sole fa il suo ingresso trionfante  nel segno dell’Ariete, il primo da sempre, la natura è al suo risveglio. Ne derivano forti energie, impulsività, spontaneità, prontezza, lealtà nei confronti degli altri individui. Accompagnate spesso da un filo di  ingenuità.
Ciascun segno zodiacale secondo la tradizione  astrologica  ha un suo pianeta-guida. Marte indica le forti energie arietine, e la spinta dei nati nel segno a darsi un gran da fare. Il Fuoco arietino  è quello che prende allegramente vigore dopo che il fiammifero ha dato il via  a un piccolo incendio, è l’inizio della combustione, è la vera scintilla che offre il suo input al processo creativo. L’immagine della natura arietina è quella classica della Pasqua: alberi da frutto fioriti, praticelli verdi e teneri,  sentierini sui quali camminano dolci agnellini, campane, rami di pesco e di ciliegio, ecco la scenografia bucolica  arietina…le persone tirano un sospiro di sollievo dopo  le mortificazioni dell’inverno e la malinconia della Quaresima, l’animo si predispone al sorriso, all’amore, alla scelta di abiti più leggeri, dai colori vivaci e piacevoli. L’Ariete costituisce ancora oggi  il ricordo  di tempi lontani in cui la primavera  era occasione per le prime uscite delle greggi, appuntamento per la transumanza.
L’animo di chi vede la luce in Ariete è quindi spontaneo, ricco di energie da spendere, con coraggio e determinazione.  Ingenuo, ma tutt’altro che sciocco, pronto a dare molto, e capace di passare da stati d’animo molto allegri  ad altri più tristi, come accade nelle giornate di primavera, che facilmente passano dal Sole alla pioggia, all’arcobaleno. Un po’ bizzarri e originali lo sono, gli Ariete. Ma adorabili, a condizione di lisciare la lana del loro vello  con amore, senza contrariarli mai….

Il Mito dell'Ariete
Nel  disegno junghiano che intende i pianeti come archetipi   al segno dell’Ariete viene associata la vicenda di Giasone che va alla conquista del vello d’oro. Il celebre eroe greco (magistralmente raccontato da Robert Graves   nel suo ‘Il vello d’oro’ recentemente  ricomparso in libreria per i tipi del Corbaccio)  condusse gli Argonauti verso un’impresa leggendaria, avvalendosi dell’aiuto di Medea, innamorata di lui.
Una volta conseguito il risultato positivo, preso dall’euforia, scorda lo spirito di sacrificio di lei, e finisce per subire le conseguenze della sua terribile vendetta. Allo stesso modo  i nati in Ariete sono spesso impulsivi  nell’intraprendere il cammino, nel seguire una vocazione, un’aspirazione. Non si fermano al tempo giusto  per valutarne fino in fondo le conseguenze, soprattutto quelle a media e a lunga scadenza. L’impazienza e la precipitazione possono essere cattive consigliere!!

Il pianeta-guida dell'Ariete: Marte
La tradizione astrologica assegna a ciascun segno un pianeta che lo 'governa'  e gli trasmette alcune caratteristiche fondamentali. L'Ariete è in stretto collegamento con Marte, antico dio della guerra, denominazione del corpo celeste che impiega  circa 2 anni a percorrere tutto il Cielo dei 12 segni, trattenendosi un paio di mesi in ciascuno di essi. Ne derivano intraprendenza, decisione, e quella impulsività tipicamente arietina  che costituisce la qualità e al tempo stesso il difetto maggiore  di chi è fortemente caratterizzato dal segno dell'Ariete alla sua nascita. Nella classificazione tradizionale l'Ariete appartiene ai segni di Fuoco ed è Maschile. Il simbolo grafico di Marte è ben conosciuto anche in medicina e in farmacia come espressione  simbolica del sesso maschile e del fallo.
Il dio della guerra non può che spingere coloro che ne sono influenzati  all'impulsività, alla sfida, all'arrembaggio.  La vita può trasformarsi in una gara sportiva, leale, vivace, mai monotona!


Le 30 parole chiave dell’Ariete
Energia, Entusiasmo, Spontaneità, Chiarezza, Impulsività, Velocità, Impazienza, Freschezza, Aggressività, Istinto di difesa, Ingenuità, Passione, Discontinuità, Testardaggine, Ira, Semplicità, Irruenza, Coraggio,  Senso di lotta, Decisione, Veder rosso, Eccesso, Polemica, Sintesi, Dinamismo, Precipitazione, Grande Progetto, Forza, Lealtà, Sincerità.

Curiosità sull’Ariete
Secondo la tradizione astrologica appartengono all’Ariete la Germania e il Giappone. Non a caso, forse, sono Ariete il celebre  Otto von Bismark, e allo stesso segno i due ultimi cancellieri: Kohl e Schroeder.
Il Giappone a sua volta è detto ‘paese del Sol Levante’  e idealizza la    prima fioritura primaverile  del ciliegio….

L’Egitto è un altro paese arietino come tradizione. Nella mummia del celebre Tuatankamon, il faraone diciottenne, interamente ricoperta d’oro vi era un amuleto in ferro legato al collo. Si tratta del minerale tipico  arietino, che segnalava l’inizio dell’era omonima.

Dal punto di vista musicale l’espressione migliore del segno dell’Ariete è offerta dal grande Bach, autore di quella ‘Toccata e Fuga’ che sintetizza molto bene la natura del segno ( con i 20 figli  del celebre compositore).

L’Ariete corrisponde alla spada marziana, e può amare le armi da taglio e la scherma come sport.

Alcuni personaggi nati in Ariete:
La contessa di Castiglione, Landru, Marlon Brando, Bette Davis, Omar Sharif, Gregory Peck, Spencer Tracy, Mar Pickford, Claudia Cardinale, Simone Signoret, Fanny Ardant, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Joan Crawford, Christopher Lambert, Serena Grandi, Richard Chamberlain, Warren Beatty, Terence Hill, Miguel Bosé, Doris Day, Emma Thompson.
Da citare Charlie Chaplin e Hitler, nati a soli 4 giorni di distanza, Massimo D’Alema, Tinto Brass, Nilde Jotti, Franco Battiato, Mina, Emile Zola, Charles Baudelaire, H.C. Andersen, Lenin e Kruscev, Togliatti, De Gasperi, e, last but not least  Vincent  Van Gogh.

Professione
La Tradizione astrologica  afferma che all’Ariete si addicono professioni  che hanno a che fare con  chirurgia,  carriera militare ai più alti gradi,   lo sport. Ottime anche la scultura e la lavorazione dei metalli, secondo la più antica tradizione astrologica. Per analogia ai nati in questo segno si addicono tutte le scelte che richiedano  impegno costante, velocità di deduzione, capacità  di essere dinamici e sempre in forma. Le donne Ariete sono spesso insegnanti brillanti, lievemente dispotiche, manager collaboratrici di mariti e soprattutto di padri (essendo la figura paterna fondamentale…).
Con il trascorrere del tempo  il senso pratico aumenta, e l’Ariete sprovveduto e troppo ingenuo  dei vent’anni può trasformarsi in un perfetto uomo d’affari, reso sottile e brillante dall’esperienza.
La gestione di uffici commerciali  e di palestre, l’organizzazione di viaggi, verso luoghi climatici tropicali, mansioni di responsabilità, ecco altrettante soluzioni positive. Fondamentale in ogni caso è che la professione non  preveda troppe soste a tavolino, che mescoli differenti occasioni dinamiche, per una attiva gestione della giornata di lavoro.
Anche nelle posizioni di maggiore prestigio,  l’Ariete non teme di mostrarsi democratico. Esprime spontaneamente la sua  personalità in modo sereno e tranquillo,  meravigliando i collaboratori che si danno arie fuori luogo. Con lo sguardo fisso negli occhi alle persone, si fa adorare dai collaboratori. La professione viene scelta per entusiasmo, e quando esso si smorza  può nascere la crisi e la spinta a mutare direzione!

Finanze
Difficilmente un Ariete può indirizzare la sua vita  a costruire una grande ricchezza. Deve essere costantemente animato dall’entusiasmo e dalla consapevolezza  di una giusta causa per spingerlo ad agire. Se è soddisfatto  del suo lavoro pretende  di essere  remunerato da un giusto compenso. Con il passare del tempo comincia ad amare le comodità, la vita confortevole, rifiutando quello stile spartano  che il più delle volte  lo  ha contraddistinto in gioventù. Il successo giunge presto, ma è importante saper pensare alle assicurazioni, alla previdenza, all’accantonamento  di risorse che paiono superflue quando si è molto giovani. Il denaro può unicamente costituire  la conseguenza della passione  e delle scelte disinteressate  operate in precedenza, una sorta di premio della sorte, anche se con il trascorrere del tempo i nati in Ariete  diventano più saggi e riflessivi.

Il punto debole della Salute
All’Ariete si associa per antica tradizione astrologica la testa. Che va quindi protetta con cura nel grande freddo, e impiegando il casco sia in moto che nella pratica di sport. I malanni sono improvvisi, inattesi, virulenti, ma possono passare altrettanto velocemente. Così gli stati d’animo, che non conoscono mezze misure: o l’entusiasmo della cima del monte Everest o la palude della tristezza della fossa delle Marianne, senza che siano necessari grandi eventi per modificare lo stato d’animo. Negli ultimi anni è stato più facile controllare il peso, diminuito a causa di Saturno di transito in Ariete, e la vista, che si è ridotta  per lo stesso motivo.